Deruta - Guida Turistica

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.: DERUTA
 Deruta è un comune di 8.085 abitanti della provincia di Perugia, noto per la produzione delle ceramiche artistiche . È posta su una collina situata a 15 chilometri da Perugia e a 150 da Roma. A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio da dove, salendo per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico. Su questo svettano le torri civiche e il campanile della chiesa di San Francesco.
 L'artigianato a Deruta si identifica con la produzione di maioliche artistiche. Il documento più antico, su questa forma di arte, è del 12 agosto 1290; in questo periodo vengono prodotti oggetti d'uso comune, con scarse decorazioni; i colori dominanti sono il verde ramina e il bruno manganese. Nei secoli successivi la maiolica derutese raggiunge il massimo splendore, diffondendosi nel '500 nelle maggiori piazze italiane: artisti come Giacomo Mancini e Francesco Urbini firmano opere di grande rilievo. Piatti da pompa, coppe amatorie, impagliate, stemmi nobiliari presentano un repertorio di motivi con figure femminili, scene mitologiche, battaglie e immagini sacre. La tavolozza dei colori si arricchisce con l'arancio, il blu e il giallo. Appare anche la tecnica del lustro con splendidi riflessi dorati nelle opere di maggior pregio. Il primo pezzo a lustro, attribuito a Deruta, è datato 1501, ed è una targa a rilievo che raffigura il martirio di san Sebastiano, conservata al Victoria and Albert Museum di Londra. Pavimenti come quello della chiesa di San Francesco a Deruta, di Santa Maria Maggiore a Spello o della sacrestia di San Pietro a Perugia sono ulteriori testimonianze della migliore produzione delle maioliche derutesi. Nel corso dei tempi lo stile e i d3cori si trasformano nel "compendiario" dai tratti veloci e nel "calligrafico", con intreccio di fiori, foglie, arabeschi, uccelli ed altri animali. Oggi l'alto livello di produzione artistica si può riscontrare visitando l'attivo "museo vivente" che si snoda per le vie di Deruta, costituito da botteghe, laboratori, fabbriche, sale di esposizione, dove si può assistere liberamente alle varie fasi di lavorazione.
 Il 25 novembre, festa di santa Caterina d'Alessandria, patrona della città, si svolge la Festa dei ceramisti, con mostre di maioliche, concerti, rappresentazioni teatrali e sportive.
.: STORIA
 Le origini di Deruta rimangono in parte oscure, come dimostrano le diverse denominazioni che la cittadina ha assunto nel corso del tempo: Ruto, Ruta, Rupta, Direpta, Druida e Diruta, cioè "rovinata". Da quest'ultimo sembra aver avuto origine il nome Deruta. Sicuramente è sempre stata un valido baluardo di Perugia a sud, verso Todi. Di questo ruolo è tutt'ora testimonianza l'aspetto di castello fortificato che il centro storico conserva. Nel XIII secolo Deruta ha un proprio Statuto (andato perso) seguito, nel 1456, da un nuovo documento in volgare. Questo prevede la presenza nel castello, oltre che di un podestà inviato da Perugia, di quattro boni omini eletti tra gli abitanti. Le continue pestilenze, della seconda metà del Quattrocento, sterminarono la popolazione, tanto da comportare una riduzione della cinta muraria. Durante la Guerra del sale (1540) Deruta, schieratasi contro il Papa, subì saccheggi e devastazioni. L'assogettamento di Perugia alla Chiesa portò anche alla cittadina un lungo periodo di pace. È proprio in questi anni che si ebbe il massimo sviluppo della lavorazione della maiolica artistica, attività che, nel corso dei secoli, ha fatto conoscere Deruta nel mondo. La sottomissione al governo pontificio durò fino al 1860, a parte due brevi interruzioni legate al dominio francese: tra il 1798 e il 1800 fu inclusa nella Repubblica Romana come quarto cantone del Dipartimento del Trasimeno e, fra il 1809 e il 1814 fece parte dell'Impero napoleonico.